18 Aprile 2017
Alcune centinaia di lavoratori hanno protestato in modo pacifico, chiassoso e colorato davanti al Ministero dei Trasporti in occasione dello sciopero di 24 ore di tutti i lavoratori del settore autostradale. Dopo alcune ore una delegazione è stata ricevuta da funzionari del Mit, ma l’incontro è stato giudicato “insoddisfacente”.
La giornata di lotta è dovuta al fatto che molte concessionarie autostradali non applicano la circolare ministeriale che impone la presenza di un addetto h24 ai caselli automatizzati per ragioni di sicurezza e di qualità del servizio. “Le autostrade – evidenzia Marino Masucci, Coordinatore nazionale FIT-CISL – sono un bene pubblico ed è un diritto di tutti usufruirne in modo sicuro. Sono date in concessione ad aziende i cui utili, grazie ai pedaggi regolarmente aumentati ogni anno, non hanno mai risentito della crisi economica. Sorprende dunque tanta resistenza che non trova giustificazione economica, nell’applicare una circolare ministeriale. Un lavoratore presente h24 può intervenire tempestivamente in caso di qualunque necessità , come ad esempio quando una sbarra non funziona”.
“Il Mit – conclude Masucci – ci ha ricevuti e ha ribadito di avere la nostra stessa linea sulla sicurezza, ma l’unico impegno che ha preso è stato convocare ancora una volta le aziende: una decisione che secondo noi è insufficiente, per cui abbiamo deciso di continuare la protesta e di valutare anche azioni legali a tutela di utenti e lavoratori”.