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Manutenzione rotabili. Trenitalia non può continuare ad ignorare le rivendicazioni sindacali

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Documenti - Manutenzione rotabili. Trenitalia non può continuare ad ignorare le rivendicazioni sindacali

12 Gennaio 2023

A distanza di quasi 50 giorni dall’ultimo incontro è cambiato poco o nulla rispetto al percorso negoziale relativo alla riorganizzazione del settore della manutenzione rotabile, Trenitalia continua a riproporre un ridimensionamento della capacità produttiva di alcune officine, che nell’arco della durata del Piano di Impresa rischia di mettere in serio pericolo la tenuta occupazionale.
Trenitalia non sembra intenzionata a riequilibrare la produzione tra i diversi siti manutentivi. Il rilancio del processo della manutenzione tanto enunciato a valle della presentazione del piano di impresa sembra avere perso slancio, ed a mancare oggi, secondo il Sindacato, è un progetto industriale chiaro ed una guida politica in grado di fare decollare il negoziato.
Ci preoccupa seriamente il ridimensionamento di alcune officine OMC, oggi sottoutilizzate rispetto alla propria capacità produttiva e l’assenza di una proposta seria aziendale di rilancio delle attività. Contemporaneamente, Trenitalia non mette sul tavolo elementi per dare risposte congrue ai lavoratori occupati in siti manutentivi dove ci sono picchi incrementali di produzione. Non può essere quella di poche valorizzazioni in alcuni settori la risposta alla richiesta di modifica dei turni di lavoro per tutti gli addetti : è questa l’unica proposta dell’azienda?
Per il Sindacato il rilancio del settore della manutenzione passa da una riorganizzazione efficiente delle lavorazioni dei ferrovieri che non può trascendere dalla qualità del lavoro reso, dall’incremento del salario (come ad esempio la revisione di accordi sulle indennità in essere), dalla certezza degli investimenti seguito da importanti ingressi che facciano crescere notevolmente il numero degli addetti oggi impiegati nel settore. Abbiamo chiesto risposte su Investimenti, Internalizzazioni e Immissioni. Le abbiamo sintetizzate con le 3 “i”.
Nel corso della riunione, sugli investimenti l’Azienda ha diffuso ulteriori dati specifici, rispetto a quelli forniti nella precedente riunione. Nel complesso saranno destinate ingenti risorse economiche per ammodernamento impianti, realizzazione nuovi capannoni ed implementazione di nuove tecnologie e macchinari. E’ stata presentata una proposta molto dettagliata per quanto riguarda l’implementazione di nuovi torni in fossa, ma alquanto evasiva sulle misure indispensabili per mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro, tanto da fare richiedere dalle OOSS che la discussione e la visione di tali misure per quanto riguarda i siti interessati sia approntata nei rispettivi tavoli territoriali.
Sulle Internalizzazioni il discorso è stato ancora molto generico in quanto, al di là di indicazioni di massima, mancano precisi riferimenti alle attività ed alle scadenze, come pure alla richiesta sindacale di prevedere ulteriori internalizzazioni di attività “core” relative a segmenti della flotta oggi in “full service” non vi sono state ancora risposte esaurienti ma solo rinvii ad ulteriori momenti di approfondimento. Ma, soprattutto, non vi è ancora risposta alla richiesta sindacale relativa agli strumenti relazionali che possono accompagnare la contrattazione decentrata per favorire il processo di internalizzazione.
Inoltre, alla nostra richiesta di conoscere il dato sulle immissioni previste nel corso di quest’anno, l’Azienda non si è pronunciata in maniera chiara e definitiva.
In merito a quanto evidenziato, abbiamo chiesto un momento di “riflessione attiva” a Trenitalia in modo che si ripresenti al negoziato con le risposte alle questioni poste dal Sindacato : è arrivato il momento di lanciare un messaggio forte in termini di forte crescita degli occupati e che vada di pari passo con una graduale internalizzazione di attività manutentive, la modifica dell’organizzazione del lavoro, la valorizzazione delle maestranze ed una risposta salariale per tutti i lavoratori coinvolti dalla nuova riorganizzazione. In assenza di ciò, valuteremo le azioni da intraprendere nelle prossime settimane. Faremo seguito con ulteriori informative.
Roma, 11.1.23

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