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Servizi Ambientali, Fit-Cisl: tutelare salute addetti alla raccolta differenziata porta a porta

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Comunicati Stampa - Servizi Ambientali, Fit-Cisl: tutelare salute addetti alla raccolta differenziata porta a porta

17 Ottobre 2024

“La Fit-Cisl, alla luce dei dati in significativa crescita sugli infortuni e sulle malattie professionali dei lavoratori addetti alla raccolta differenziata porta a porta, richiede un incontro urgente alle associazioni datoriali di settore, Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Legacoop/Produzione e Servizi, Confcooperative/Lavoro e Servizi, AGCI/Servizi di Lavoro e Assoambiente, al fine di avviare un confronto fattivo per definire le azioni più opportune a tutela degli operatori del comparto dei servizi ambientali” è quanto riferisce una nota della Federazione dei trasporti della Cisl.

“Le evidenze sui rischi legati a questo sistema di raccolta – spiega la nota –risultano in diversi studi come quello realizzato nel mese di settembre scorso, all’interno di un’iniziativa realizzata da una delle nostre federazioni regionali, dall’Università Politecnica delle Marche. I risultati di questa ricerca hanno confermato la letteratura negli ultimi anni sugli elevati rischi da sovraccarico biomeccanico per gli addetti a questo tipo di raccolta, sottolineando l’esigenza di individuare scelte organizzative ed operative atte a garantire una maggior tutela e prevenzione dai rischi ergonomici relativi alle attività di movimentazione manuale dei carichi (MMC).Stesse conclusioni a cui era pervenuta la ricerca realizzata dalla Fondazione Rubes Triva, unitamente all’università degli studi Federico II di Napoli ed al Dimeila/Inail, il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e dell’ambiente dell’Inail”.

“Proprio con riferimento ai rischi da MMC, non a caso l’art. 168 del D.lgs. 81/2008, richiama l’obbligo del datore di lavoro di adottare le misure organizzative necessarie, ricorrere ai mezzi ed alle attrezzature meccaniche appropriate, al fine di ridurre il rischio da sovraccarico biomeccanico degli operatori. E le medesime previsioni sono contenute nell’art. 2087 del codice civile” sottolinea ancora la Federazione dei trasporti della Cisl.

“Pertanto, alla luce di tali premesse, è indispensabile cambiare paradigma e definire con le aziende le azioni e i processi che non impattino negativamente sulla salute del lavoratore, facendo sì che il tema della salute e della sicurezza degli operatori diventi una reale priorità e coinvolgendo anche i committenti che possono contribuire a diffondere la cultura della sicurezza” conclude la Fit-Cisl.

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