2 Dicembre 2024
“Il comparto dei servizi ambientali presenta diverse fragilità che dovranno essere affrontare e risolte nell’ambito di un costante e costruttivo dialogo con le associazioni datoriali di settore, alle quali sollecitiamo, ancora una volta, l’immediata attivazione di un tavolo di confronto per dare l’avvio a un sistema di relazioni del lavoro partecipative”: è quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl, annunciando la richiesta urgente di incontro alle associazioni datoriali di settore, Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Legacoop/Produzione e Servizi, Confcooperative/Lavoro e Servizi, AGCI/Servizi di Lavoro e Assoambiente.
“Da troppo tempo – prosegue la nota – sollecitiamo l’inizio di un percorso relazionale che si conferma necessario anche in vista del prossimo rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Un percorso inevitabile che non può più registrare l’approccio disincantato o il disinteresse delle parti datoriali, come è stato fino ad oggi, finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro più giusto ed equilibrato, che coinvolga lavoratrici e lavoratori nelle scelte, per migliorare le loro condizioni di impiego e salvaguardare i bisogni dei cittadini”.
“Un tema chiave su cui bisogna aprire una discussione attenta – rimarca la Federazione dei trasporti cislina – è la tutela degli addetti alla raccolta differenziata porta a porta, alla luce dei dati in significativa crescita su infortuni e malattie professionali di questi lavoratori, con l’obiettivo di individuare sistemi più attuali ed efficaci che non impattino negativamente sulla salute del lavoratore e che definiscano un servizio meno costoso ai cittadini”.
“Proprio in tema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali – sottolinea la Fit-Cisl –riteniamo imprescindibile che a completamento dell’informazione e della formazione costante, venga accostato il vero e proprio addestramento, attività fondamentale per proteggere la salute del lavoratore. In tal senso non è più rinviabile la previsione di un completamento dell’articolato contrattuale vigente, attraverso l’integrazione di almeno 4 ore mensili di addestramento per ogni dipendente, anche grazie all’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Inail”.
“Al persistere dell’atteggiamento di indisponibilità al dialogo da parte delle associazioni datoriali ad aprire un confronto immediato, porremo in essere tutte le iniziative del caso” conclude la nota.