12 Maggio 2022
La vertenza sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Autoferrotranvieri –
Internavigatori per effetto delle criticità per giungere al rinnovo, ha assunto nel tempo una importanza che ha coinvolto costantemente la nostra Organizzazione a tutti i suoi livelli.
La linea dettata dal Congresso Nazionale che ha posto la questione del rinnovo al centro delle tematiche trattate nel corso del suo svolgimento, gli interventi degli illustri ospiti, il dibattito scaturito, hanno contribuito allo sblocco della vertenza che ha portato alla riapertura del confronto con le controparti.
Alla luce di quanto sopra, in seguito all’aggiornamento delle riunioni svoltesi il 3 e il 4 maggio scorsi, nella giornata del 10 maggio è proseguito il negoziato per il rinnovo.
Al termine di un articolato e complesso confronto, le Segreterie Nazionali Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna e le Associazioni Datoriali Asstra, Agens ed Anav sono giunte alla
condivisione dell’Ipotesi di Accordo Nazionale di rinnovo del CCNL, con la quale viene sanata la
vertenza per il rinnovo del contratto scaduto nel 2017 e per la quale sono state consumate cinque
azioni di sciopero nazionale.
Così come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, vi era la necessità di procedere ad un rinnovo contrattuale celere che potesse traguardare aumenti economici senza impattare sugli Istituti normativi, condizione questa dovuta anche al momento economico e sociale che ha colpito questo settore come altri, e che è stato affrontato e parzialmente superato grazie e soprattutto al senso di responsabilità e di dedizione al lavoro di tutti i lavoratori che vi operano.
L’Accordo Nazionale decorre dal 1° gennaio 2021 e scadrà il 31 dicembre 2023 e prevede un aumento retributivo complessivo di 110 euro di cui:
90 euro di aumento economico al parametro medio di riferimento 175 erogati come segue:
– 30 euro a luglio 2022
– 30 euro a giugno 2023
– 30 euro a settembre 2023
8 euro giornalieri di indennità di ferie riconosciuta dal 1° luglio 2022 per ogni giornata di ferie fruita. A tale proposito si evidenzia che il numero di giornate di ferie rimane invariato rispetto a quanto già previsto dal CCNL e che tale indennità è stata istituita per sanare quanto dettato dalle sentenze di giurisprudenza che si sono espresse nel corso del tempo sulla materia.
Resta inteso che tale somma non è utile a sanare il periodo pregresso, per il quale si rimanda alle intese che si possono trovare a livello Aziendale;
12 euro mensili (144 euro annue comprensive del contributo annuo dell’art. 38 lett. b) dell’A.N. del 28 novembre 2015) per ciascun lavoratore in forza a tempo indeterminato inclusi gli apprendisti, a decorrere dal 1° gennaio 2023, ad integrare le prestazioni erogate dal Fondo Tpl Salute (Assistenza Sanitaria Integrativa).
Inoltre, viene riconosciuta una ulteriore somma a titolo di una tantum di 500 euro a par. 175, a copertura dell’anno 2021 e del primo semestre dell’anno 2022, che saranno erogate in due tranche come segue:
– 250 euro a luglio 2022
– 250 euro a novembre 2022
La somma una tantum, che non ha incidenza su tutti gli istituti contrattuali e di legge, inclusi il T.F.R.
e la contribuzione al Fondo Priamo:
– sarà erogata in funzione dei mesi di effettiva prestazione, calcolando come mese intero la frazione superiore a 15 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2022;
– sarà riproporzionata per i lavoratori part time sulla base dell’orario convenuto nell’accordo individuale;
– sarà erogata al personale con contratto a tempo determinato in forza alla data di sottoscrizione dell’A.N. e sarà rapportata ai mesi di effettiva prestazione, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2022, nell’ambito del contratto a termine comprese eventuali proroghe, calcolando come mese intero la frazione superiore a 15 giorni.
L’ipotesi di Accordo chiude quindi la vertenza per il rinnovo del CCNL a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, senza alcun impatto sugli istituti normativi, riconoscendo l’adeguamento economico salariale e l’integrazione delle prestazioni sanitarie.
Le sfide che ora attendono il TPL si incentreranno sull’attuazione dell’attesa riforma del settore così come indicata dagli esiti del lavoro dell’apposita Commissione di Studio istituita a livello Ministeriale, che possa favorire tra l’altro, la costituzione di grandi player nazionali per contrastare il nanismo aziendale ed intercettare le esigenze di una nuova modalità di mobilità. Oggi tutto questo sarà possibile affrontarlo senza il peso, divenuto insostenibile, di un contratto nazionale scaduto da anni.
L’ipotesi di Accordo sarà sottoposta a consultazione referendaria, per la quale seguiranno specifiche
indicazioni organizzative per la modalità di svolgimento.
In allegato l’ipotesi di accordo, la tabella retributiva e il comunicato unitario.