22 Gennaio 2025
“Alla luce del numero di treni che circolano ogni giorno sulla rete ferroviaria italiana, circa 9.000 in media, e l’indisponibilità della rete dovuta alla quantità di cantieri esistenti, gli spazi da dedicare alle attività di manutenzione sono per forza di cose ridotti e, conseguentemente, i guasti e i problemi alla linea sono fisiologici” : è quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl a margine dell’audizione svolta oggi alla Commissione Trasporti della Camera dei deputati che prosegue: “Va sottolineato che le ferroviere e i ferrovieri, ogni giorno, con professionalità, impegno e abnegazione stanno dando il massimo per minimizzare i disagi”.
“Fatte queste doverose premesse – spiega ancora la Fit-Cisl- riteniamo sia giunto il momento di fare una riflessione sulle modalità organizzative delle fasce di manutenzione, verificando se più intervalli manutentivi possono essere messi insieme e/o trovando soluzioni alternative per la circolazione treni. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di raddoppiare la composizione dei treni (duplex) o prendendo in esame soluzioni con adozione di percorsi alternativi”.
“Essenziale, inoltre, un’analisi e una verifica sulle attuali consistenze del personale, viste le uscite recenti, che deve essere coerente con il fabbisogno tecnico anche in ragione degli interventi necessari di adeguamento e nuove opere. La formazione – sottolinea la Federazione dei trasporti cislina – in quest’ambito è cruciale e deve essere rafforzata, uno strumento da cui non si può prescindere sia per il mantenimento delle competenze che per la crescita professionale del personale, puntando a migliorare i già elevati standard di sicurezza estendendoli all’intera filiera manutentiva”.
“Per realizzare quanto detto sopra, è necessaria l’attivazione di una cabina di regia nell’ambito del tavolo di confronto previsto dall’accordo sottoscritto il 10 gennaio 2024 sulla riorganizzazione della manutenzione” conclude la Fit-Cisl.