5 Dicembre 2024
Nell’arco di 24 ore si sono verificati tre gravi episodi di aggressione a bordo treno, uno all’altezza di Finale Ligure su treno Intercity 633, uno in Emilia su treno regionale 2454 Trenitalia – Tper, a Fidenza, dove un collega è stato malmenato ed inseguito con una piccozza ed un altro sulla linea Belluno-Treviso, con sputi e minacce a fare da contorno ad una cronaca tristemente scontata.
Nonostante un tavolo di confronto aperto con le Istituzioni, associazioni datoriali ed Imprese, abbiamo la sensazione che non tutti gli interlocutori abbiano compreso la portata del fenomeno in tutta la sua drammaticità.
Saremmo costretti, per coerenza rispetto alla gravità dei fatti che si verificano quasi ogni giorno, a proclamare uno sciopero Nazionale per la sicurezza a settimana.
In seguito a questa nuova serie di aggressioni, abbiamo a lungo valutato se chiamare i lavoratori del trasporto ferroviario ad una nuova mobilitazione nazionale per manifestare tutta la nostra indignazione rispetto a quanto accaduto, ma abbiamo deciso, per ora, di non fornire ulteriori alibi a chi è dichiaratamente più interessato a distruggere il diritto di sciopero invece che tutelare la salute e la sicurezza di lavoratrici , lavoratori ed utenza attraverso l’introduzione di misure di contrasto e di prevenzione efficaci e più che mai urgenti.
Assistiamo ad atti di violenza quotidiani che, spesso, rimangono impuniti e che, oltre al dolore fisico, lasciano in eredità altri segni profondi in chi li subisce: quasi sempre lavoratrici e lavoratori, che svolgono il loro dovere con serietà ed abnegazione e che hanno il diritto di tornare a casa incolumi, ovvero senza ricevere sputi, minacce, botte o correre il rischio di essere accoltellati e presi a picconate.
Ci rifiutiamo di aspettare in silenzio che ci scappi un morto su cui piangere. Il Governo ci dica se, a seguito di quanto avvenuto nel settore sanitario, ha intenzione di adottare misure per il rafforzamento complessivo della sicurezza in ambito ferroviario, accogliendo le richieste sollecitate da tutto il Sindacato. Il personale ferroviario front-line non ha tempo per assistere a liturgie di propagandistiche elettorali che non risolvono i problemi ma mortificano lavoratrici, lavoratori e passeggeri che ogni giorno sono vittime anche dell’inerzia di chi non fa scelte giuste ed utili.
Esprimiamo la nostra più piena solidarietà ai colleghi aggrediti ed auguriamo loro una pronta guarigione. Infine, sollecitiamo i coordinatori del MIT ad accelerare l’attività dei tavoli anti-aggressione.
Roma, 05/12/2024