3 Luglio 2014
La Banca delle ore: il quadro normativo di riferimento
La banca delle ore èun istituto contrattuale che consiste nell’accantonamento, su di un conto individuale, di un numero di ore prestate in più oltre l’orario normale, la cui entità è definita dalla contrattazione collettiva. Nel corso dell’anno, il singolo lavoratore potrà optare, in alternativa alla remunerazione come ore di lavoro straordinario, per l’accantonamento delle stesse in una speciale “banca delle ore” e potrà attingere dal suddetto conto per godere di riposi compensativi secondo le modalità previste dalla contrattazione collettiva (Circolare INPS n. 39/2000).
L’istituto della banca ore consente di smonetizzare il lavoro straordinario, permettendo al lavoratore di cumulare un monte ore di permessi dal quale attingere per fruire, secondo le previsioni contrattuali, di riposi supplementari da collocare temporalmente a sua scelta per attività personali o familiari.
Pertanto, il suo scopo è quello di gestire la flessibilità individuale dell’orario di lavoro e di monetizzare le ore effettuate oltre l’orario normale solo in via residuale.
L’utilizzo di questo strumento è rimesso alla libera scelta del lavoratore. Possono accedere alla banca ore i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre i dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato possono accedervi solo se previsto dalla contrattazione. L’incompatibilità dell’istituto della banca delle ore con il contratto a tempo determinato non è, pertanto, assoluta e l’inserimento dei lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato nell’istituto della banca delle ore non è precluso quando l’impianto contrattualistico sia tale da consentirlo (Circolare INPS n. 95/2000). Se i riposi compensativi, per espressa previsione contrattuale, per impossibilità sopravvenuta (ad es. in caso di cessazione del rapporto) o per scelta del lavoratore, non possono essere goduti, le ore non recuperate vengono monetizzate con le modalità previste per la retribuzione del lavoro straordinario.
Il bilancio delle ore viene solitamente effettuato su base annuale, ma può essere preso come periodo di riferimento anche un intervallo di tempo inferiore (ad esempio su base trimestrale).