6 Ottobre 2023
Il 2 ottobre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto emanato il 29 agosto scorso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che dà attuazione all’Accordo Nazionale del 28 dicembre 2022 relativo all’adeguamento del Fondo bilaterale di solidarietà per il sostegno al reddito del personale delle aziende di trasporto pubblico.
Con l’A.N. del 28 dicembre 2022, per scongiurare la possibilità di confluire nel FIS, le Segreterie Nazionali Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna e le Associazioni Datoriali Asstra, Agens ed Anav hanno adeguato il regolamento di funzionamento del Fondo alle nuove disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2022, che aveva introdotto diverse modifiche alla disciplina dell’intero sistema degli ammortizzatori sociali, inclusi i Fondi Bilaterali di Solidarietà. Le Parti, come nel 2013, hanno voluto ancora una volta consolidare la volontà di riservare un sistema di ammortizzatori sociali proprio ed esclusivo degli autoferrotranvieri internavigatori.
Il Decreto in sostanza non fa che recepire l’Accordo Nazionale e rendere applicabile il nuovo regolamento di funzionamento, che supera e sostituisce integralmente il precedente. Le novità contenute nel nuovo regolamento di funzionamento del Fondo sono relative all’adeguamento della platea dei datori di lavoro (requisito dimensionale) e all’adeguamento della prestazione dell’assegno di integrazione salariale.
In merito alla platea dei datori di lavoro, rientrano nel campo di applicazione del Fondo tutte le aziende del settore, anche con 1 solo dipendente e, pertanto le stesse saranno tenute al versamento dell’aliquota contributiva prevista.
In merito alla prestazione di assegno di integrazione salariale, erogato a carico del Fondo a favore dei lavoratori di aziende che sospendono temporaneamente l’attività produttiva, è stato eliminato il tetto aziendale, pari al quadruplo del dovuto dell’anno precedente, che in sostanza consentiva alle aziende di ricevere risorse limitate, che spesso non garantivano il sostegno economico dei lavoratori per la durata prevista dalla legge. Allo stesso tempo, per garantire la sostenibilità economica del Fondo, è stato aumentato in funzione dell’ammontare delle risorse richieste, il contributo addizionale che le aziende devono versare in relazione alle retribuzioni perse.
In allegato il Decreto.