19 Novembre 2024
Ha avuto luogo ieri, 18/11/2024, il proseguimento del percorso intrapreso in tema di aggressioni al personale front-line del comparto ferroviario, presso il Ministero dei Trasporti, con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero degli Interni, dell’ANCI, della Conferenza Stato-Regioni, Agens, Italo, Filt-CGIL, Fit-CISL, Uiltrasporti, UGL Ferrovie, Orsa Trasporti e FAST-Confsal.
Pur apprezzando il rinnovato l’interesse mostrato dalle Istituzioni sul tema, il Sindacato ha evidenziato l’urgenza di contrastare il fenomeno delle aggressioni nei confronti di tutto il personale front – line del trasporto ferroviario in maniera fattiva. Servono azioni concrete ed immediate,la cui attuazione non può essere diluita nei tempi di un confronto che, ad oggi, stenta ancora a delineare la sua efficaci ma da cui non è possibile prescindere, se si vuole raggiungere l’obiettivo di garantire un trasporto ferroviario più sicuro per i lavoratori e per l’utenza.
Apprezzabile che, finalmente, siano state coinvolte al tavolo altre grandi imprese di trasporto del Settore, seppure si sia avuta la sensazione che non tutti i presenti alla riunione abbiano condiviso la necessità di agire di concerto tra Sindacato, Istituzioni e Forze dell’Ordine. A tal proposito, riteniamo che le risultanze dei lavori dovranno essere, in ogni caso, vincolanti per tutte le IIFF che operano sul territorio nazionale, ferme restando le specifiche prerogative in capo all’organizzazione del lavoro di ogni Società.
Il Sindacato ha quindi ribadito che, oltre ad un rafforzamento dei protocolli aziendali, è indispensabile ragionare su interventi di sistema, anche a livello legislativo, attraverso l’introduzione di misure concrete su cui abbiamo sollecitato il Ministero: daspo, modifica del DPR 753/80, obbligo per le Imprese di costituirsi parte civile nei casi di aggressione al personale, rafforzamento dei presidi Polfer, aumento del controllo degli accessi in stazione e dei sistemi di videosorveglianza.
Inoltre, contestualmente all’avanzamento di specifici tavoli tecnici che saranno svolti a livello ministeriale,il Sindacato ha richiesto l’avvio di appositi confronti territoriali, anche attraverso il coinvolgimento delle prefetture, al fine di individuare siti ferroviari, tratte e treni a rischio su cui prevedere un rafforzamento dell’attività di prevenzione e monitoraggio, dando la possibilità all’Osservatorio di coordinare e verificare centralmente l’avanzamento degli interventi calati nelle diverse realtà ferroviarie, in un quadro di misure omogenee che necessitano, in ogni caso, di risorse dedicate e di un intervento normativo da parte del Legislatore che impatti su tutto il territorio nazionale.
I tavoli di lavoro proseguiranno il 4 dicembre, a valle della presentazione della formalizzazione da parte del Sindacato di una proposta da condividere con il gruppo di lavoro istituito.
Le Segreterie Nazionali
Filt-CGIL, Fit-CISL, Uiltrasporti, UGL Ferrovie, Orsa, FAST-Confsal
Roma, 19/11/2024