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Richiesta della Commissione di Garanzia di modifica dell’accordo per i servizi minimi in caso di sciopero. Informativa esito dell’incontro

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Documenti - Richiesta della Commissione di Garanzia di modifica dell’accordo per i servizi minimi in caso di sciopero. Informativa esito dell’incontro

19 Novembre 2024

Il giorno 14 novembre scorso si è tenuto l’incontro richiesto da Agens facente seguito all’invito
avanzato dalla Commissione di Garanzia, avente ad oggetto la revisione dell’accordo nazionale
del 23 novembre 1999, recante norme sull’esercizio del diritto di sciopero nel settore del trasporto
ferroviario.
In apertura i rappresentanti di Agens hanno ribadito, anche sulla scorta delle indicazioni avanzate
dall’Autorità, l’esigenza di rivedere alcune parti del sopraindicato accordo, evidenziando la
concreta possibilità che, in assenza di modifiche condivise, la Commissione proceda d’iniziativa ad
emanare una regolamentazione provvisoria in materia.
Ipotesi che, qualora si verificasse, si concretizzerebbe un grave attacco al diritto di sciopero che, a
nostro avviso, presenterebbe tra l’altro significativi elementi di criticità in termini giuridici. Ci
chiediamo infatti come sia possibile giudicare improvvisamente “non (più) idoneo” un accordo di
consolidato funzionamento, penalizzando i lavoratori e le loro rappresentanze, nonostante lo
strumento dello sciopero sia stato utilizzato dai suoi sottoscrittori con responsabilità e nel pieno
rispetto delle norme che lo regolamentano.
Le Organizzazioni Sindacali hanno quindi ribadito l’esigenza di una valutazione di metodo sulle
questioni poste. Il contesto attuale del trasporto ferroviario, infatti, è completamente diverso da
quello in cui nacque la disciplina pattizia del 1999; il superamento dell’era monopolistica esige una
riflessione di più ampio respiro, un intervento complessivo di adeguamento delle regole per
scongiurare un’ulteriore inaccettabile peggioramento del diritto di sciopero.
Si conviene sul fatto che l’approccio necessario per trattare la materia e per avviare un
ragionamento proficuo non può che ricomprendere tutto il settore del trasporto ferroviario, anche
valutando la sussistenza di vettori alternativi a garanzia della mobilità del cittadino. La richiesta
della commissione, così come le numerose richieste di Agens, non risultano pertanto recepibili in
assenza di una discussione allargata, estesa a tutte le imprese ferroviarie. In tal senso, da anni il
Sindacato denuncia trattamenti ad hoc riservati ad alcune imprese del settore, che contribuiscono
ad alimentare un evidente squilibrio nelle regole del gioco volte a sostenere un dumping normativo
in materia di sciopero.
La ricerca di un ragionevole e reale punto di equilibrio tra i diversi principi e valori fissati dal tessuto
costituzionale – mobilità e sciopero – non può quindi prescindere da uno scenario più ampio,
essendo già il diritto di sciopero disciplinato da una complessa e articolata regolamentazione che,
a parere delle scriventi, ha già determinato negli anni un forte squilibrio a danno dei lavoratori.
Il Sindacato, considerata la disponibilità dimostrata a rivedere la disciplina in un’ottica di sistema, si
opporrà a peggioramenti unilaterali che mirano soltanto all’indebolimento della categoria e che non
risolvono affatto i problemi dell’Utenza.
Roma, 19 novembre 2024

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