20 Dicembre 2024
Nel 2024 si sono sottoscritti accordi importanti a livello aziendale, si sono fra definiti e rinnovati dieci contratti collettivi nazionali di lavoro e sono aumentati significativamente gli iscritti alla nostra Federazione
Gli accordi aziendali e i rinnovi contrattuali
Il 2024 è stato un anno in cui sono stati sottoscritti una serie di accordi a livello aziendale (riportati in maniera puntuale sui precedenti numeri di questa rivista) che hanno determinato un aumento di posti di lavoro e un miglioramento delle condizioni di impiego delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema dei trasporti. In maniera esemplificativa, ma non certo esaustiva, cito l’accordo sulla riorganizzazione del settore della Manutenzione Infrastrutture di Rete ferroviaria italiana (Rfi), l’azienda che ha il compito di mantenere in piena efficienza l’infrastruttura ferroviaria e di far circolare su di essa ogni giorno, con elevati standard di sicurezza, oltre 9000 treni fra passeggeri e merci. L’intesa ha risposto, in primo luogo, all’esigenza di un potenziamento delle azioni funzionali ad un incremento della sicurezza dei manutentori e a confermare un robusto piano di assunzioni di giovani per sviluppare un importante programma finalizzato a riportare all’interno di Rfi attività cosiddette “core”, che in passato a seguito di scelte discutibili, erano state affidate all’esterno della società. L’accordo prevede anche una mole imponente di investimenti in mezzi d’opera, treni diagnostici e tecnologia per la diagnostica fissa che sono fondamentali per elevare ulteriormente gli standard di sicurezza della circolazione e del lavoro. È stata altresì definita una centralità e una forte attenzione ai processi di formazione, in aula e sul campo, fondamentali per favorire il processo di riorganizzazione del sistema, garantendo migliori condizioni di lavoro basate su ruoli e responsabilità ben identificate. Nel corso dell’anno sono stati raggiunti altri importanti accordi sia di rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro scaduti sia di definizione dei trattamenti normativi e retributivi con una nuova società, la Stretto di Messina S.p.A.. Fra i contratti rinnovati ricordo il Ccnl di primo livello Trasporto aereo servizi ATM (Air Traffic Management) diretti e complementari con Assocontrol, il Ccnl Aziendale personale non dirigente con il Gruppo Enav S.p.A., l’Armonizzazione Infrastrutture viarie a pedaggio, il Ccnl unico dell’industria armatoriale, il Ccnl Guardie ai Fuochi, il Ccnl Porti, il Contratto integrativo aziendale con la società Elior divisione Itinere, CCNL logistica, trasporto merci e spedizione, la pre-intesa per il rinnovo del Ccnl Mobilità Trasporto Pubblico Locale. Gli accordi di rinnovo oltre a consolidare il livello dei diritti e delle tutele acquisiti nel tempo hanno dato una significativa risposta sia in termini economici che normativi.
Adesso restano da perfezionare i percorsi relazionali di rinnovo ancora aperti a partire dal rinnovo della parte generale del Ccnl del Traporto Aereo, dal Ccnl Mobilità /Attività Ferroviarie e dal Contratto di Gruppo FS.
Il consolidamento e lo sviluppo della rappresentanza e della rappresentatività della Fit-Cisl
L’anno si sta chiudendo e, con soddisfazione, dobbiamo rilevare un costante e forte incremento di iscritti per la Fit-Cisl. Il merito va tutto alla serietà, all’abnegazione e alla competenza dei nostri delegati e al sistema di comunicazione sindacale fra lavoratrici, lavoratori, attiviste, attivisti, delegate, delegati, componenti di Presidi Territoriali, di Segreterie Regionali, di Commissioni Tecniche Nazionali, di Aree Contrattuali, di Comitati Esecutivi, di Consigli Generali, Segreteria Nazionale che, nelle aziende e sul territorio, ascoltano giornalmente le lavoratrici e i lavoratori dentro e fuori i luoghi di lavoro, andando poi a positiva sintesi attraverso la sottoscrizione di accordi aziendali migliorativi delle condizioni di impiego ad ogni livello di contrattazione e mettendo il gruppo dirigente nazionale nelle condizioni di rinnovare efficacemente i contratti collettivi nazionali di lavoro scaduti attraverso il recupero del potere d’acquisto dei salari, la creazione di nuovi posti di lavoro buono, il miglioramento dei i trattamenti normativi e andando sempre alla ricerca e, conseguentemente alla definizione, di nuovi accorgimenti organizzativi e formativi per azzerare gli infortuni e le malattie professionali, e prevenire le aggressioni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del cosiddetto “front-line”.
Abbiamo dunque un costante ingresso in Fit-Cisl di migliaia di nuovi iscritti, giovani e meno giovani, dovuto all’azione sindacale della Fit e della Cisl e alla scala valoriale che caratterizza la nostra organizzazione fin da quando, il 30 aprile 1950, è stata costituita.
Avere una scala valoriale è fondamentale per molteplici ragioni poiché i valori rappresentano i principi guida che influenzano il nostro comportamento, le decisioni e le relazioni con gli altri. Una scala valoriale aiuta a prendere decisioni coerenti con ciò che riteniamo importante. In situazioni complesse o di conflitto, i valori servono da bussola morale, indicando la direzione più giusta o significativa per noi. Una scala valoriale permette di stabilire priorità chiare, aiutando a concentrarci su ciò che conta davvero per noi, evitando di disperdere energie su attività o scelte che non hanno significato. I valori costituiscono una fonte di forza nei momenti difficili. Quando siamo fedeli ai nostri principi, è più facile mantenere la motivazione e superare ostacoli, perché sentiamo di agire in maniera coerente per tutelare i diritti e gli interessi legittimi delle persone che rappresentiamo. In sintesi, la scala valoriale non solo orienta la nostra vita personale, ma rappresenta anche un ponte tra il nostro mondo interiore e quello esterno, permettendoci di vivere in modo più armonioso e connesso con gli altri.
Le origini e le prospettive
La Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL) si distingue dagli altri sindacati italiani per il suo approccio pragmatico e la sua storia di vicinanza ai valori del cattolicesimo sociale. Fondata nel 1950, la CISL nacque come alternativa al modo di fare sindacato del tempo. Il fondatore della Cisl Giulio Pastore vedeva il lavoro come uno strumento di realizzazione personale e comunitaria, da proteggere e valorizzare. Per lui, il sindacato doveva promuovere non solo condizioni di lavoro migliori ma anche il benessere morale e spirituale dei lavoratori.
Indipendenza e Autonomia
La CISL ha sempre sostenuto l’importanza di mantenere una posizione politica autonoma perché sebbene condivida valori progressisti, la CISL evita l’identificazione con un singolo partito, ritenendo che il sindacato debba non solo essere indipendente ma anche apparire tale per rappresentare al meglio i lavoratori. La CISL si ispira al principio di democrazia partecipativa, un modello che mira a coinvolgere i lavoratori nelle decisioni sindacali attraverso strutture interne democratiche, mantenendo al tempo stesso il già citato distacco dai partiti politici.
La CISL adotta un approccio pragmatico e preferisce la contrattazione e il dialogo diretto con le imprese, le parti datoriali ed il governo, piuttosto che ricorrere subito a scioperi o proteste. Questo orientamento riflette la sua filosofia riformista, che punta a ottenere risultati concreti per le lavoratici e i lavoratori, anche attraverso mediazioni sostenibili, piuttosto che a sostenere scontri ideologici.Spesso la CISL viene percepita come il sindacato “moderato” tra le principali sigle italiane, proprio per il suo impegno nel raggiungere accordi negoziati anziché favorire azioni “strillate” e conflittuali.
Questo approccio fa sì che la CISL attribuisca molta importanza alla solidarietà, alla sussidiarietà e al benessere collettivo, cercando di bilanciare i diritti dei lavoratori con le esigenze del sistema economico, ponendo un forte accento sulla formazione continua e sul miglioramento delle competenze dei lavoratori, considerando la formazione professionale un mezzo fondamentale per migliorare l’occupabilità e la competitività. Inoltre, la CISL ha spesso promosso un sistema di welfare aziendale più inclusivo, cercando di negoziare non solo aumenti salariali ma anche benefici come assicurazioni sanitarie, formazione e piani pensionistici per i lavoratori.
La CISL, oltre a vantare una forte rappresentatività in tutti i settori pubblici e privati, promuove un modello sindacale incentrato anche su un sistema servizi che spaziano dalla tutela previdenziale, alle problematiche fiscali e abitative, alla difesa dei consumatori, al tempo libero ed alla formazione professionale.
Essere iscritto alla Cisl vuol dire non solo avere delegati sindacali validi che negozieranno le migliori condizioni possibili nei rinnovi contrattuali, mantenendo una costante vigilanza sulle dinamiche aziendali che attengono la sicurezza e la dignità dei lavoratori, ma aderendo alla Cisl e alle sue tante Federazioni si abbracciano quei valori e una dinamica di essere sindacato il cui solco è stato tracciato settantaquattro anni fa da Giulio Pastore e che oggi è più attuale che mai.
La partecipazione al lavoro
Contrattazione, Riformismo, Partecipazione, Solidarietà, Autonomia del sindacato, Attenzione alla persona: i principi fondanti su cui Giulio Pastore ha costruito il “sindacato nuovo”.
Vorrei soffermarmi su uno di questi pilastri: la Partecipazione. La proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione al lavoro, “Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori”, presentata dalla CISL, che la nostra Federazione sostiene fortemente, oggi all’esame presso la Commissione Lavoro e Finanze della Camera dei Deputati, è figlia della storia e della cultura della Cisl. Non a caso proprio il nostro primo segretario generale è firmatario dell’art. 46 della Costituzione italiana che recita: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
L’obiettivo è la creazione di un quadro normativo che permetta ai lavoratori di avere voce nelle decisioni strategiche e operative delle aziende. Si tratta di un salto di qualità notevole e di una innovazione nelle relazioni sociali e industriali che può fare la differenza per i prossimi anni, soprattutto alla luce dei cambiamenti portati dall’evoluzione della tecnologia, pensiamo alle innumerevoli applicazioni dell’intelligenza artificiale, che presuppongono un mutamento nella modalità di gestione dei processi lavorativi e nell’organizzazione del lavoro.
La presenza dei lavoratori negli organi in cui si assumono le decisioni, consente di apprendere le strategie aziendali in tempi reali, avere voce in capitolo nelle scelte significa avere la possibilità di proporre delle alternative, assumendo una funzione proattiva e appunto partecipe, ponendoci, come nel nostro Dna, in qualità di sindacato di proposta, per scongiurare iatture come quelle verificate negli ultimi anni, a seguito di scelte scellerate di taluni gruppi dirigenti che hanno portato a perdite di milioni di posti di lavoro, un abbassamento significativo del profilo industriale del Paese, oltre che una forte perdita di competitività dell’Italia. Ecco, allora, che in un mondo globalizzato e in costante mutamento, è indispensabile contribuire alla gestione dei processi e assumere un ruolo da protagonisti. La partecipazione diventa l’elemento chiave per assumere tale ruolo e definire un nuovo modello economico basato su sviluppo, crescita, trasparenza, riducendo le disuguaglianze e perseguendo “il bene comune”. Il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, che deve essere attuato su base volontaria con la convinta adesione delle imprese, si configura così come un doppio vantaggio, apportando benefici alle aziende stesse assicurandone il rilancio produttivo e ai dipendenti attraverso il miglioramento delle condizioni normative e retributive.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO DALLA FIT-CISL
Al termine di un anno denso di appuntamenti in cui il nostro sindacato è stato protagonista, ho il piacere di augurarvi buone feste da queste pagine, riproponendo una frase della scrittrice Taylor Caldwell: «Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli». Un principio che è coerente con la nostra quotidiana azione sindacale.
Nei momenti difficili della vita economica e sociale del nostro Paese, i corpi intermedi si sono sempre rivelati indispensabili per la coesione sociale e per rappresentare le istanze di tutte le persone, a partire dai soggetti più deboli e emarginati. La Cisl con tutte le sue Federazioni e sta mettendo in campo interventi per costruire una società più equa dove la giustizia sociale, l’opportunità di una formazione per tutti e la solidarietà sono le fondamenta per la costruzione di un nuovo e stabile modello sociale. C’è ancora tanto lavoro da fare proseguendo nel solco che abbiamo tracciato. Con il sostegno degli iscritti della Fit e della Cisl, sono certo, che ce la faremo. Cambieremo in meglio presentandoci come un sindacato aperto e dialogante, mantenendo sempre attiva la nostra funzione di supporto e vicinanza per le lavoratrici e i lavoratori i quali ripongono stima e fiducia nella nostra federazione per la tutela dei propri diritti e interessi.
Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in questo anno che rappresentano un punto di partenza e non un punto di arrivo. Perché il nostro lavoro e la nostra missione non si fermano. Proviamo tutti nelle imminenti festività a staccare la spina e goderci momenti di serenità per valorizzare gli affetti e il calore delle nostre case per affrontare, con rinnovata energia, i numerosi impegni che ci aspettano nel prossimo anno. Ne richiamo uno in particolare: il Congresso Nazionale, la cui tappa finale è prevista per la fine di maggio.
Con un cordiale ed affettuoso abbraccio A U G U R I di Buon Natale e di un felice e sereno 2025.